Il diamante in blister
come valore che si perpetua nel tempo
Il diamante: la pietra preziosa per eccellenza
Il diamante è un simbolo di benessere universale. Un dono della natura che ha affascinato l’uomo fin dall’antichità. La genesi stessa della pietra è un evento straordinario: un elemento naturale che si forma nelle recondite profondità della terra a temperature elevatissime e, in un lungo arco di tempo, sviluppa caratteristiche fisiche particolari. Il risultato è una pietra unica di valore eccezionale, un valore che diventa bene prezioso e inimitabile.
Cosa rende unico e pregiato il diamante certificato?
Oltre ad essere il simbolo per eccellenza di raffinatezza e di lusso, il diamante è diventato un bene rifugio che si afferma nel tempo, aspetto confermato negli anni dalla crescita degli scambi commerciali dei diamanti certificati sui mercati internazionali.
Acquistare un diamante certificato, quindi, significa acquistare un diamante corredato da schede che ne attestano le caratteristiche, riconosciute a livello mondiale, e avere di conseguenza un bene rifugio liquidabile in ogni momento e in qualunque mercato dei 5 continenti.
Avere un diamante certificato significa possedere un bene che ha tutte le caratteristiche per mantenere nel tempo il proprio valore e che negli ultimi decenni ha registrato un costante apprezzamento economico.
Un bene di facile gestione che mantiene il suo splendore nel tempo
Il diamante certificato è un concentrato di caratteristiche che lo rendono di semplice gestione: è facile da custodire e da trasportare, non può deperire e non può rovinarsi in alcun modo, perché è il materiale più duro esistente in natura.
Inoltre, il diamante è di libera circolazione e, sebbene sia soggetto ad IVA, non è soggetto a tassazione sul valore realizzato in caso di vendita.
Un bene che segue le indicazioni etiche delle Nazioni Unite
CREA propone unicamente diamanti “etici” , ovvero conflict-free secondo le definizioni indicate dalle Nazioni Unite.
Si tratta di pietre che provengono da circuiti non coinvolti nel finanziamento di conflitti armati o nell’impiego di lavoro minorile e, più in generale, sono il ricavato di processi estrattivi che non sfruttano la terra in modo distruttivo e irreversibile.